Pochi ma buoni… Maratonina della canapa

Lovoleto – 21 aprile 2013
Prologo…
L’allodola si svegliò al mattino presto presto. Si svegliò già sveglia e ciarliera, piena di voglia di fare e di scherzare. Con un trillo lungo e modulato fece sobbalzare nel trespolo la sua amica civetta: «tuuuuiiiirrrl tuuuuuirl presto amica civetta, è la tua radiosveglia, bisogna correre allo stagno, non si può mancare, c’è il raduno delle allodole mattiniere, chi prima arriva meglio alloggia». Ma la civetta faceva la cubista al kinki…

… e aveva passato la notte a ululare, aveva la voce rauca e poca voglia di scherzare: «manca almeno un’ora all’alba, non mi stressare. spegni la radiosveglia prima che te la faccia mangiare».
Trillando e cinguettando, piena di voglia di fare e di scherzare, l’allodola si lisciò le penne grigio-brune, gonfiò il petto e in uno svolazzare d’ali si innalzò nel cielo iridescente in un rapido volo ascensionale. Voleva essere la prima a vedere l’alba per poi poterlo raccontare. Poi, chiuse le ali, si lasciò cadere a perpendicolo come corpo morto fin presso la superficie dello stagno. Le piaceva cantare e scherzare di prima mattina. Le bastò un colpo leggero di penne per risolllevarsi e ricominciare a trillare. «Tuuuiiiirl tuuuuiiilr…, bang bang». I cacciatori, allodole anche loro, si erano alzati presto presto, un’oretta prima dell’alba, ed erano incazzati neri proprio per questo. A loro non piaceva cantare e scherzare, solo sparare. «Chi prima arriva meglio alloggia». Mentre la civetta, ora tranquilla, poteva tornare a ronfare.
 


Passami a prendere non prima delle otto”. Quando non c’è l’allodola le civette ballano. E a quell’ora anche un vecchio gufo come Bobo the kid e’ loquace come un telecronista brasiliano. “Ho deciso di darla su con lo spinning”. “Ti dai alla Zumba fitness?”. “No, basta con gli spazi angusti della palestra, voglio svolazzare felice sopra erbe e fiori”. Anche i rapaci notturni sentono la primavera. Il triathlon equinoziale di Bobo the kid è composto da challenge, curva Bulgarelli e pesca sportiva. Ma in ogni disciplina si trova qualche uccellaccio che si sveglia troppo presto. E al laghetto un vecchio cormorano ha pescato il triplo delle sue triglie. “Siamo come dei diesel, alla mattina presto non carburiamo”. “Avaria alle candelette?”. “Quando il motore è freddo si consuma molto di più: è antiecologico”.
Anche io ho fatto un sogno post atomico”. “Onirismo o onanismo?”.
Hai mai sentito parlare di de-estinzione? Ho letto sul National Geographic che un gruppo di ricercatori americani sta riportando in vita, con delle tecniche di biologia molecolare, la colomba-pettirosso del Michigan. Quando i primi esploratori sono arrivati sulle sponde del lago nel XVIII secolo ce ne erano degli stormi che oscuravano il cielo. Cadeva guano come fiocchi di neve. La caccia sfrenata le ha estinte 100 anni dopo”.
Riportarle in vita, che idea magnifica!”.
No ascolta: siamo anti-ecologici e anti-economici. condannati all’estinzione. Ci trasformeremo in uccelli come i dinosauri”.
Leggeri come piume e con le ossa cave. Faremo dei tempi record nei challenge”.
Intanto alle otto di mattina l’estinzione è già meno probabile. Le strade sono già piene di piccioni e di fagiani. E anche a Lova-Lova-Lovoleto la maratonina della canapa, classica del mezzofondo padano, ha richiamato stormi di beccacce. Parcheggiamo a 12 km dalla partenza: faremo due gare in una. La gara parte alle 9.30, la trasvolata non competitiva alle 8.30, ma quando arriviamo la maggior parte dei passeracei si sono già levati in volo. Anche la tenda del nostro gruppo “sportivo” è come al solito già smontata. Il ticket per la gara esaurito, ma il trio di ghiandaie in livrea blu ci ha tenuto da parte il premio di consolazione: uno scatolone di pastina da brodo. Patricia per la gioia zampetta felice come un colibrì sotto il tubone della partenza, al ritmo sincopato di una canzone di Shaggy. Il decollo come al solito è lento e macchinoso come quello di un albatros, il passo medio ne risente. Ma mezz’ora di sonno in più conta davvero e presto cambio marcia. Si sgrana prima il gufo reale, poi il colibrì. al loro posto affianco presto un vecchio barbagianni sbuffante. Arranca sull’asfalto stagionato delle stradine al confine tra granarolo e bentivoglio. Sembra non farcela, ma l’apparenza inganna. Mr. Boombastic è il glorioso reduce di 57 maratone e 12 cinquanta km di gran fondo. “Devi trovare il tuo ritmo e seguirlo, non forzare. al massimo fallo nell’ultimo km”. Recuperiamo e superiamo stormi di allodole in panne, in preda a crampi e demotivate. “Si ostinano a partire troppo presto, e adesso è ancora troppo umido. Anche alla Strabologna, quando l’orario di partenza è passato alle 10, il numero di partecipanti è quadruplicato, gli organizzatori ne dovrebbero tenere conto”. Intanto io tengo conto dei suoi saggi suggerimenti e all’arrivo realizzo il mio passo medio record. L’insegnamento è chiaro: è difficile mettere d’accordo allodole e civette. Deleterio tentare di fare un governo con falchi e colombe. L’importante è comunque evitare di fare la fine del tordo.
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